martedì 19 giugno 2012

Di cuore!

The Simpsoooooon! Para pppa parara ppa ppa raaaa parararà! 


Episodio 18 Serie 20: Papà la sa più corta. 
E ci credo bene! Perché il papà in questione è proprio lui, il disatroso Homer Simpson! Potrà mai saperla più lunga di altri papà? 
Ci prova, come sempre con il cuore. E con quel suo cuore pasticcione, in particolare. Vuole fare il bravo padre, prendere in mano la situazione (per una volta Marge è impegnata a prendersi cura di sè) e seguire i figlioli, aiutarli ad affermarsi, ad avere un futuro di successi.


Primo: aiutare Bart negli studi per evitare che diventi il subalterno del più nerd tra i nerd dei suoi compagni...     
Secondo: insegnare a Lisa, la figlia studiosa, responsabile e intelligente, a essere anche popolare. 
Ah! Non facile! Bart è troppo intento a farsi passare uno spaghetto da una narice all'altra... 
E come rendere Lisa popolare e ben voluta tra la gran massa delle ragazzine sue coetanee, irrimediabilmente frivole, civettuole, superficiali? 


Con il libro giusto alla mano! Capitolo X, pagina Y. Homer è andato in biblioteca, e, nella sezione "risolvi i problemi di tua figlia", ha scelto il libro che spiega tutti i trucchi per entrare a far parte della cricca dominante.
Ho drizzato le antenne. "Questo sì che mi potrà tornare utile!", ho pensato. 


Fondamentale è imparare a fare un uso tagliente e velenoso della propria loquacità...  
A tale scopo, si illustrano alcune nuove "figure retoriche": 


1) Ansulti. Dicesi "ansulti" gli insulti mascherati da complimenti. Le donne eccellono nell'arte dell'ansulto, soprattutto quando si tratta di estetica e moda: "Belli i tuoi pantaloni harem! Ma sono per caso tornati di moda??" 
2) Biglietti di invidio. Un pò in disuso, per la verità, sono stati egregiamente sostituiti dai messaggi sulla bacheca di Facebook. Raggiungono i più alti vertici di retorica e falsità. Altrettanto dicasi delle risposte.  
3) Abbracci odianti. In alcuni momenti della vita ci toccano. Anche i nostri peggiori nemici si sentono in dovere di abbracciarci (e baciarci) il giorno del nostro compleanno, a Natale, se ci sposiamo o se ci è successo qualcosa di brutto.  
4) Spam con timide lodi. Tipico di questa categoria è l'uso inflazionato dei vari "cara", "tesoro", "bella". 
5) Ritiro alla Toledo. Si caratterizza per l'intenzione di umiliare un singolo. Come quando si è in gruppo e si organizza qualcosa da fare che in apparenza non vuole esplicitamente escludere il singolo, ma di fatto sì.   


Vale a dire che nelle scuole, negli uffici, ovunque ci sia un gruppo di persone che si frequenta con regolarità, a dominare è sempre chi sfodera una lingua tagliente e biforcuta prima e più degli altri, chi non rinuncia mai alla propria necessità di aprire bocca e dargli fiato?! Vale a dire che non si diventa popolari e ben voluti da tutti per la propria discrezione, sensibilità e educazione?!
E allora sai che c'è??? Di tanto in tanto, nei casi di cui sopra,  concendiamocelo, un bel vaff@#çù[*!!  Di cuore! 




Ed è con il cuore che condivido con voi, questi genuini dolcetti, che per me sono diventati una variante super veloce e leggera della torta di grano saraceno, tipica del Trentino.


Muffins di grano saraceno

riadattata da una ricetta di Marco Bianchi 


Ingredienti per 12 muffin 



1 vasetto di yogurt greco (da usare come unità di misura)
1 vasetto di zucchero grezzo
3 vasetti di farina di grano saraceno
2 albumi
1/3 di vasetto di olio extra vergine d'oliva
1 bustina di polvere lievitante 
la scorza di un limone non trattato
un pizzico di sale
marmellata di mirtilli rossi



Versate lo yogurt in una terrina. Sbattetelo con lo zucchero. Setacciate farina, lievito e sale e uniteli allo yogurt. Diluite con l'olio. Aggiungete la scorza di limone e gli albumi montati a neve, incorporandoli delicatamente.
Distribuite l'impasto nei pirottini e nello stampo da muffins aiutandovi con un sac à poche. Cuocete in forno caldo a 170° per 25 minuti. 
Lasciate freddare i muffins completamente, tagliate la parte superiore (con un coltello da pane è impossibile sbagliare!). Ricavate un cuore con un tagliabiscotti, ricomponete il muffin e riempite lo spazio di marmellata. 
In un sacchetto per alimenti si conservano bene anche per tre giorni. 

3 commenti:

  1. Simpatica la premessa, deliziosa la ricetta.
    Veeup

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  2. Come sono vere le cattiverie velate dai complimenti.Ottimi i muffins:Ciao.

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  3. Mi hai attirata qui con l'inganno!!! Basta nominare i Simpson e io mi precipito.... e poi??? Poi trovo questi muffin..... Spettacolari!!! :-)

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